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Emergenza malattia paradontale

Diverse le cause, ma la principale è la scarsa igiene orale

La parodontite è lo stadio più avanzato della malattia paradontale. Le gengive, l’osso e le altre strutture di sostegno si danneggiano con perdita di dimensione verticale e orizzontale dei tessuti. I denti possono spostarsi di posizione, diventare mobili e si può formare un ascesso. Nei casi più gravi (piorrea) l’unica possibilità è l’estrazione dei denti compromessi.

Recenti studio indicano che nel mondo sono 743 milioni le persone affette da questa patologia con un’incidenza intorno ai 38 anni di età. Nei paesi occidentali il 40% della popolazione adulta è affetta da malattia paradontale di questi il 10-14% soffre di forme gravi di paradontite.

La principale causa della paradentite è una scarsa igiene orale.

Leggi qui l’articolo completo del Il secolo XIX del 19.05.2015

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La malattia paradontale più pericolosa della carie

Infezione ai tessuti di sostegno del dente

Si tratta di una infezione che colpisce i tessuti di sostegno del dente determinandone il progressivo riassorbimento fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla perdita del dente. La causa di questa malattia è costituita dalla placca batterica, un insieme di microorganismi che si deposita continuamente sulla superficie del dente costituendo un vero e proprio microambiente all’interno del quale vivono centinaia di specie batteriche diverse, presenti in percentuali specifiche, e fra loro riferenti, in ogni essere umano.

Al di sopra di tale insieme, per fisiologici meccanismi salivari, possono posarsi ed addensarsi i sali minerali contenuti nella saliva e nel fluido gengivale: è questo il motivo della costituzione del tartaro.

Leggi qui l’articolo completo del Il Secolo XIX del 21.04.2015

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Quale rimedio per il bruxismo?

Stringere i denti è un’abitudine che va corretta per evitare l’insorgenza di disturbi anche importanti.

Il bruxismo è l’abitudine involontaria, e spesso inavvertita, di serrare o digrignare tra loro i denti delle due arcate. Non si tratta di una malattia ma di una parafunzione, cioè tutto ciò che un sistema (in questo caso la bocca) è in grado di fare andando oltre le sue normali funzioni, quando la forza e il numero delle volte in cui stringiamo i denti nell’arco della giornata sono eccessivi.

Questo fenomeno si può presentare da solo o in associazione con altre abitudini viziate, e altre posture non fisiologiche delle labbra e della mandibola

Leggi l’articolo di Elisir di Salute Febbraio 2015

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Gengiviti, perché in autunno sono più frequenti

Sono favorite dall’abbassamento delle difese immunitarie, tipico di quando le temperature cominciano a calare e l’umidità aumenta.

I sintomi? Gengive arrossate che appaiono gonfie, doloranti e che tendono a sanguinare quando ci si lava i denti. Ma anche sensibilità al caldo e al freddo, alitosi e percezione di strano sapore in bocca.

Si pagano gli errori alimentari. L’alimentazione negli ultima anni è cambiata e non segue più l’andamento delle stagioni: si tende a mangiare più o meno gli stessi cibi tutto l’anno. Nelle prime giornate autunnali si pagano le conseguenze degli errori alimentari dell’estate, periodo in cui è più elevato il consumo dei prodotti dolci come i gelati. I batteri, infatti, prosperano con lo zucchero, le cui tracce sono difficili da rimuovere perché aderiscono in modo insidioso alla superficie dei denti. Sulla spiaggia o in montagna capita di bere succhi di frutta e bevande la cui acidità tende a indebolire le mucose gengivali e lo smalto dei denti.

Leggi l’articolo di Vivere sani e belli del 26.09.2014

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Più prevenzione, meno problemi

La pulpite è un’infiammazione che colpisce la polpa del dente che può essere evitata con una costante cura della salute della bocca.

Molte persone tendono purtroppo a trascurare la cura della propria bocca e a recarsi dal dentista solamente in caso di necessità, tuttavia tale scelta può rivelarsi estremamente pericolosa poiché può esporle nel tempo a dover affrontare terapie molto più lunghe, complicate ed onerose.

Una delle situazioni più frequenti per le quali si è comunque costretti a rivolgersi agli studi odontoiatrici è l’infiammazione acuta della polpa del dente, in termine medico “Pulpite”.

La pulpite ha origine da situazioni o disturbi che dovremmo tentare di evitare o prevenire.

Leggi l’articolo di elisir_di_salute_08.2014

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Due Italiani su 10 soffrono di afte: perché vengono e cosa fare

E’ tutta colpa di un disordine immunitario temporaneo: le afte, infatti, non si formano per una causa infettiva ma per un’alterazione dei linfociti (appartenenti alla famiglia dei globuli bianchi), oltre che per una predisposizione genetica. Per quanto diffusissime (in Italia ne soffrono due persone su 10, con picchi di incidenza al 50% soprattutto tra i giovani fino ai 30 anni), le cause delle afte non sono ancora chiare, anche se nella maggior parte dei casi la loro formazione è scatenata da un fattore stressante, da un trauma alla bocca, provocato ad esempio, da un apparecchio ortodontico o da bruxismo, cioè il digrignamento dei denti.

Come si riconosce un’afta?

Leggi l’articolo di Gente_03.06.2014

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