All Posts tagged carie

Rilevati alti livelli di mercurio nelle urine nei bambini con otturazioni in amalgama

DAEGU (Corea del Sud). Anche se negli ultimi dieci anni si sono sviluppate delle alternative, l’amalgama dentale resta in uso come materiale da restauro per la carie dentale nei bambini in molti paesi. La sicurezza di tale prodotto tuttavia, rimane una questione controversa tra gli esperti, essendo stata associata a disturbi dello sviluppo e a condizioni sistemiche. Uno studio coreano ha recentemente dimostrato che l’esposizione all’amalgama dentale, può influenzare la concentrazione di mercurio nei bambini.

Per valutare l’esposizione cronica al mercurio elementare, i ricercatori della National University Kyungpook nella Corea del Sud, hanno valutato le concentrazioni di mercurio nei campioni di urina in più di 1.000 bambini di età tra 8-11 anni, sottoposti anche all’esame orale, scoprendo che quelli con più di una superficie dentale trattata con amalgama, mostravano una più alta concentrazione di mercurio nelle urine rispetto a quelli senza. I ricercatori hanno quindi concluso che l’esposizione all’amalgama nei denti potrebbe influenzare la concentrazione di mercurio sistemica nei bambini.

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Le 10 tappe per una corretta prevenzione della salute orale

salute orale1) Lavare i denti tutti i giorni e almeno due volte al giorno: mattina e sera, dopo i pasti, il lavaggio dei denti diventa la principale misura di prevenzione.

2) Usare una pasta dentifricia: l’uso di una pasta dentifricia contenente fluoro o altre sostanze in grado di prevenire la carie è un aiuto indispensabile.

3) Usare il filo interdentale: l’uso del filo interdentale almeno una volta al giorno aiuta nella rimozione di residui alimentari negli spazi ove è più difficile l’azione dello spazzolino da denti.

Leggi qui l’articolo completo del Il Secolo XIX del 10.11.2015

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Il fumo passivo aumenta il rischio di carie nei bambini

KYOTO. Anche se alcuni studi hanno suggerito un’associazione tra fumo passivo e carie, non si sa se ridurre il fumo passivo tra i bambini potrebbe rendere la prevenzione della carie più efficace. Uno studio giapponese ha tuttavia riscontrato che i bambini esposti al fumo passivo a 4 mesi di età, a 3 anni hanno mostrato un aumento di rischio carie rispetto ai bambini che vivono con familiari non fumatori.

I ricercatori della Graduate School of Medicine and Public Health dell’Università di Kyoto hanno analizzato i dati relativi a 76.920 bambini nati tra il 2004 e il 2010, che hanno preso parte a check-up di routine a 0, 4, 9 e 18 mesi e a 3 anni di età. Tramite questionari si sono ottenute informazioni riguardanti l’esposizione al fumo passivo dalla gravidanza a 3 anni di età e altri fattori legati allo stile di vita come abitudini alimentari e igiene orale.

I risultati dicono che il 55,3 per cento dei bambini oggetto della ricerca sono stati esposti al fumo passivo in casa a 4 mesi e che il 6,8 per cento mostra segni di esposizione al fumo di tabacco, situazione definita dai ricercatori come “fumo dinanzi al neonato”. Complessivamente sono stati rilevati nel gruppo di studio 12.729 episodi di carie dentale per lo più denti cariati. Rispetto a chi non ha fumatori in famiglia, l’esposizione al fumo del tabacco a 4 mesi di età è associata ad un rischio di circa due volte maggiore di carie all’età di 3 anni.

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Quello che non sapevi sulla carie

Le armi per combatterla: secondo gli studi più recenti, le soluzioni del futuro, la prevenzione più efficace.

Meno zuccheri a tavola. La raccomandazione di diminuire l’assunzione giornaliera di fruttosio, saccarosio. glucosio a meno del 10% dell’apporto energetico totale arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Per prevenire soprappeso e obesità, ma non solo. “Lo zucchero è infatti il nemico numero uno dei denti perché causa lo sviluppo della carie, una delle malattie croniche più diffuso in tutto il mondo”. Lo ricorda Laura Strohmenger, docente di odontoiatria all’Università degli Studi di Milano e responsabile del Centro di collaborazione con l’Oms per l’epidemiologia e l’odontoiatria di comunità, che risponde alle domande più curiose su questo probema.

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Le visite dal dentista sono fondamentali nella prevenzione delle carie infantili

JENA, Germania: Uno studio tedesco ha scoperto che i bambini sottoposti a visita odontoiatrica in età infantile, corrono minor rischio di contrarre carie ai denti primari. Lo studio di lungo termine condotto presso l’Ospedale Universitario di Jena ha valutato l’impatto sulla carie della prima infanzia delle prime, regolari visite dal dentista. La ricerca si è basato su un programma di prevenzione mirante ad accrescere la consapevolezza nei genitori sull’importanza dell’igiene dentale dei figli.

Più di 500 famiglie hanno preso parte al programma di prevenzione avviato nel 2009. I genitori sono stati informati sulle misure igieniche da prendere per la bocca dei bambini appena nati da pediatri, ostetriche, assistenti sociali e infermieri in un programma primo del suo genere in Germani, sviluppato in collaborazione con la città di Jena.

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Consumiamo troppo zucchero, e la carie ringrazia. Una ricerca inglese ha cercato di capire la quantità giornaliera massima da assumere

Se è, chiara, la relazione tra zuccheri e carie nessuna analisi è stata ancora condotta per capire quanto sia il valore ottimale di assunzione di zucchero per non incorrere in carie e se il livello di consumo ottimale di zucchero indicato dall’Oms (10%) vale anche per la prevenzione della carie.

A provare a dare una risposta lo studio condotto dall’University College di Londra e dalla London School of Higinene & Tropical Medicine pubblicato su BMC Public Health.

L’obiettivo quello era quello di determinare la dose-risposta e la relazione quantitativa tra l’assunzione di zucchero e l’incidenza della carie dentale nei bambini e negli adulti.
Lo studio è stato svolto nei paesi in cui il consumo di zucchero cambiato a causa delle restrizioni in tempo di guerra o da mutamenti delle abitudini alimentari. È stato inoltre valutato anche l’impatto del Fluoro sui livelli di carie.

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Poca odontoiatria per i più piccoli, carie in aumento del 15% in cinque anni

Congresso Sioi (Società Italiana Odontoiatria Infantile). A Napoli il punto sulle cure dentali pediatriche tra crisi economica e scarsa prevenzione. 

La popolazione pediatrica italiana è a tutto rischio carie ma le liste di attesa nel pubblico sono piuttosto lunghe e gli studi privati restano una chimera per le fasce meno abbienti. La crisi morde e non mette a rischio solo la salute degli adulti. Negli ultimi 5 anni infatti l’incidenza della carie sui bambini è aumentata del 15%. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Odontoiatria Infantile (Sioi), che la scorsa settimana a Napoli ha fatto il punto nel primo Convegno Nazionale delle sezioni regionali.

Secondo i dati Sioi, in Italia la malattia cariosa, a 4 anni di età, vede l’interessamento del 21,6%, a 12 anni sono affetti da carie il 43,1% dei bambini mentre nella fascia d’età compresa tra i 19 e i 25 anni l’88,2% delle persone presentano delle lesioni cariose.

Leggi l’articolo del Il Sole 24 Ore Sanità del 30.06.2014

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I batteri orali delle madri possono provocare carie nei loro figli

San Francisco, USA: Una nuova ricerca dagli Stati Uniti ha dimostrato che elevati livelli di batteri cariogeni nella bocca di una madre potrebbero essere un indicatore attendibile della carie infantile nel proprio figlio. Lo studio, pubblicato recentemente, ha documentato che la minaccia batterica salivare materna non solo è associata con l’infezione orale tra i bambini, ma aumenta notevolmente il rischio di presenza di carie nella prima infanzia.

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Le carie vanno curate già nei denti da latte

Le carie nei dentini da latte vanno curate ed è fondamentale rivolgersi a dentisti esperti. Il trattamento, infatti, è un po’ diverso rispetto a quello riservato agli adulti. In molti ospedali esiste il reparto di odontoiatria pediatrica, e lì si va sul sicuro. Purtroppo gli ambulatori pubblici di odontoiatria hanno lunghe liste d’attesa, perciò, se ci deve rivolgere a studi privati, è bene verificare la competenza specifica dei singoli professionisti.

«Se non ci sono problemi particolari, la prima visitapuò essere programmata in genere intorno ai 5-6 anni, ma è il pediatra di riferimento che deve informare i genitori sulla salute orale del loro bambino e decidere quando è il caso di portarlo dal dentista – chiarisce Laura Strohmenger, professore di Odontoiatria e protesi dentaria all’Università degli Studi di Milano -.

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